Perchè le diete non funzionano?
La parola dieta viene dal latino, e significa regola alimentare. Una dieta per ciascuno di noi corrisponde all’attitudine verso un preciso comportamento nel modo di nutrirsi quotidianamente.
Questa attitudine può essere distruttiva o costruttiva per il nostro organismo.
Nel lessico comune la parola dieta equivale a rinuncia, privazione, sacrificio.
E la ragione per cui la maggior parte delle diete fallisce, è che queste impongono restrizioni spesso irrazionali, per un certo periodo, che lasciano il tempo che trovano, e spesso si trascinano dietro il fallimento e la frustrazione di non aver combinato niente di buono.
Molte diete non sono sostenibili senza cambiare drasticamente il nostro stile di vita, e non sono strutturate per rieducare la persona ad una nuova consapevolezza alimentare.
La ricerca sulle ultime tendenze di diete per perdere peso, rivela che spesso si sono dimostrate una sfida quasi impossibile e troppo spesso, purtroppo, i risultati sono deludenti.
Se chiedi a chiunque “qual è stata la sua maggiore sfida nella vita”, la stragrande maggioranza delle persone ti risponderà “fare una dieta”.
Farla, rispettarla ed essere costante.
Una dieta rappresenta comunque una privazione, e noi che portiamo nel nostro DNA le informazioni genetiche dei nostri avi, abbiamo registrato dentro di noi che la mancanza di cibo significa povertà, guerra, morte. Molti si sentono “al sicuro” solo quando la dispensa è piena, la spesa è fatta e in casa non manca niente.
Quando poi si decide di mettersi a dieta si avverte questa mancanza di abbondanza del il cibo come una privazione per il proprio corpo, che porta all’infelicità.
Probabilmente è questa la ragione per la quale tre soggetti a dieta su cinque l’interrompono nei primi giorni. Solamente uno di essi raggiunge un mese.
Che cosa porta le persone a fallire nel tentativo di mettersi a dieta? Ecco alcuni motivi.
Si finisce con l’utilizzare la forza di volontà invece che la scienza:
Esiste una scienza dietro la fame, una chimica del corpo.
La verità è che il corpo è in grado di restare senza cibo per un breve periodo di tempo, però quasi tutte le diete disponibili provocano la fame. Si è in grado di trattenersi a non consumare i cibi che più piacciono solo per un periodo limitato di tempo.
Quando siamo a dieta, la fame aumenta esponenzialmente, e ciò porta da una parte all’accumulazione di voglie e dall’altra al rallentamento del metabolismo e dell’organismo al fine di preservare le energie.
Motivo per cui la semplice forza di volontà non basta, quando siamo sobbarcati da un’onda di sensazioni negative, avvolti da fame e stanchezza, e le nostre energie iniziano a venire meno.
Ci si concentra sulle calorie:
Ormai sempre più specialisti del settore si stanno rendendo conto che il mantra delle calorie assunte e bruciate al fine del bilancio energetico come elemento essenziale per perdere di peso, è superato. e destinato ad essere sostituito con quelle che sono le scoperte degli ultimi anni in campo scientifico:
i cibi che creano un’impennata di insulina come la farina, lo zucchero, i cerali, la frutta ed anche legumi in eccesso, innescano un cambio nel metabolismo, rallentandolo.
Quando l’insulina aumenta, trasferisce tutto il carburante dal cibo assunto nel sangue, che viene consumato alle fameliche cellule lipidiche.
Ciò fa in modo che l’organismo ritenga di avere fame anche dopo aver appena ingurgitato un’enorme ciambella o un piattone di pasta.
Inoltre le calorie non sono tutte uguali. Alcune delle calorie finiscono per far ingrassare, mentre altre fanno dimagrire. Non sarà mai uguale introdurre 100 calorie da dolci e caramelle e 100 calorie da verdura o proteine o cereali integrali. Hanno un peso e un impatto sul fisico molto diverso.
Quando si introducono calorie vuote da cibi privi di nutrienti, si verificano due cose: il corpo crede di avere ancora fame, e il metabolismo rallenta.
Introducendo le calorie giuste, il corpo riconquista forza e accelera il motore del metabolismo.
Si segue una dieta a basso contenuto di grassi:
Molti credono che evitare i tuorli d’uovo e mangiare cibi a basso contenuto di grassi quando si è a dieta, garantisca loro di perdere peso. L’idea secondo la quale ridurre il consumo di grassi possa aiutare a perdere peso è stata ingigantita. Semplicemente non è vero.
I grassi sono demonizzati da 50 anni di messaggi sbagliati legati a vecchie concezioni scientifiche, tra l’altro mai certe di conferma, che si basano su studi inesistenti.
I grassi giusti non solo non fanno ingrassare, al contrario accelleranno il metabolismo, se usati come carburante per fornire energia al posto degli zuccheri.
Si hanno degli obiettivi irrealistici:
Un altro motivo per il quale una dieta può non funzionare è perché si hanno obiettivi irrealistici o non si fa il conto con i reali limiti e i condizionamenti.
Ogni dieta prevede che vengano modificate le abitudini alimentari in un breve periodo di tempo e nel contempo, si desidera che i cambiamenti durino a lungo. Se le regole sono troppo restrittive e rigide, gli obiettivi si allontanano maggiormente dall’essere realizzati.
Muovendo i passi giusti per la lunghezza della propria gamba, strutturando un metodo alla propria portata e rendendo i cambiamenti qualcosa di naturale, che diventerà poi una piacevole consuetudine, perdere peso diventerà abbastanza facile.
Sarà inoltre possibile consumare il proprio cibo preferito senza doverlo eliminare per sempre.
QUATTRO FATTORI CHE POSSONO RENDERE DIFFICILE DIMAGRIRE
Molte persone sono in grado di testimoniare il fatto che ingrassare sia abbastanza semplice e che la parte difficile sia invece perdere il peso in eccesso. Quando si dimagrisce il corpo reagisce.
Inizialmente si può perdere peso senza particolare sforzo, in seguito la perdita di peso può rallentare o interrompersi completamente.
Si verifica il cosiddetto “plateau” o stallo, ovvero una fase di rallentamento o blocco della perdita di peso, a volte anche con il recupero di qualche chilo.
Questo meccanismo, piuttosto frustrante per chi sta cercando di rimettersi in forma, è in realtà una difesa naturale del corpo che risponde allo stimolo del dimagrimento, percependolo come una minaccia alla sua salute e buon funzionamento e opponendosi ad esso.
Allora è importante capire quali possono essere le cause di uno stallo, eccone di seguito quattro:
1) Il mind-set sbagliato
Dimagrire non significa solamente imporsi di eliminare il peso in eccesso, ma anche di sviluppare abitudini più sane.
Vuol dire che è necessario rimpiazzare tutti i cibi malsani presenti nella propria dieta a favore di opzioni più salutari, organizzando tutto ciò che serve per iniziare il percorso verso il nuovo obiettivo. Il Focus da tenere è un aspetto importante, e prevede l’uso di tattiche anti spreco.
Alcune cose da mettere in pratica sono il tenere un diario alimentare, creare un piano settimanale, fare la spesa, investire del tempo nella preparazione dei pasti, controllare le porzioni e fare scelte ragionevoli circa il cibo che si consuma.
Se si desidera che la perdita di peso sia permanente, bisogna assicurarsi di fare attenzione al cibo che consuma senza lasciare il tutto al caso. Fare le scelte giuste renderà possibile l’adattamento a un nuovo stile di vita salutare e velocizzerà l’eliminazione dei cibi insalubri dalla propria dieta.
2) Un obiettivo superficiale
Se stiamo apportando modifiche alla dieta solo perché intendiamo perdere peso o ottenere una forma migliore, allora è possibile che perdere peso diventi difficile.
Dimagrire è un obiettivo eccellente. Ma se non c’è una motivazione più elevata, come risolvere un problema di salute, sentirsi in forma, avere migliori prestazioni dell’organismo, uscire da uno stato infiammatorio, rimanere in salute per tutta la vita, è possibile che rispettare un programma dietetico non abbia grande successo, specialmente quando la bilancia non si smuove.
Spesso siamo impazienti e vogliamo “tutto e subito”. Senza considerare che un corpo ci ha messo anni per arrivare alla situazione in cui è e non è realistico pensare di risolvere tutto in pochi giorni.
Ci vuole del tempo per perdere peso, e serve qualcosa di più di un paio di pantaloni stretti, per motivare durante il percorso.
La mentalità deve essere impostata su qualcos’altro, bisogna quindi assicurarsi di trovare i motivi che ci consentiranno di rispettare il programma anche quando sarà difficile e avremo bisogno di quella spinta in più per andare avanti.
Trovare più ragioni per mettersi in forma diventa così estremamente importante.
Ad esempio, considerare i numerosi benefici del mangiare in modo sano in modo che diventi il nuovo stile di vita, aiuterà a restare concentrati al fine di raggiungere il proprio obiettivo.
Tenere un diario non solo alimentare, ma anche delle proprie consuetudini quotidiane, in cui appuntare i progressi, può aiutare a restare partecipi.
Avere sempre ben presente i numerosi motivi che ci rendono felici di seguire un programma alimentare è inoltre molto efficace. Dopotutto nessuno vuole fare qualcosa che sembri portare infelicità. Cercare quindi di vedere il lato divertente del perdere peso distrae molto dall’impegno che si sta avendo per farlo.
3) Una routine malsana
Perdere peso ricopre solamente una parte della prospettiva di una vita salutare. Se si desidera stare bene per sempre è indispensabile essere motivati per cambiare completamente il nostro stile di vita.
Ciò non significa stravolgere tutto da un giorno all’altro, bensì aprirsi ad un modo diverso di fare le cose E a cambiare queste cose poco alla volta, volendo bene a ogni passo falso, ma impegnandosi a ripulire la propria routine da ogni singola abitudine che ci fa ammalare.
Alcune idee per poter iniziare sono:
- Svegliarsi un po’ prima per fare dell’esercizio fisico. Un po’ di stretching, respirazione profonda, bastano pochi minuti e tutta la giornata ne guadagna.
- Liberare la dispensa e il frigo dalle tentazioni che vincono su di noi soprattutto quando siamo stanchi e demotivati.
- Spendere del tempo per preparare il pranzo, invece di optare per un cibo pronto o la prima cosa che capita.
- Fare la spesa con attenzione, prestando cura ai prodotti e alle etichette, controllando gli ingredienti e la provenienza dei cibi. Optando per il fresco a discapito del confezionato.
- Trascorrere il proprio tempo libero dedicando più tempo al movimento a stare all’aria paerta, piuttosto che davanti la tv o seduti al PC.
Sorpreso di leggere che basta così poco per iniziare? Beh è un’ottima cosa da dire alla propria mente quando inventerà qualsiasi scusa per non provarci nemmeno.
La mente può diventare una trappola senza scampo per chi ha deciso di boicottarsi.
Infatti molte persone usano la propria vita impegnata come scudo per non impegnarsi a perdere peso, e funziona!
4) La dispensa sbagliata
Non importa quanto ci impegniamo a perdere peso. Tenere cibo spazzatura in casa è il modo più sicuro per far fallire qualsiasi proposito anche il più alto nella scala dei super-obiettivi.
E’ un ottimo modo per rischiare immediatamente di ritornare alle abitudini malsane, rendendo quindi tutto più difficile.
Quindi assicurarsi che ciò che ci circonda, possa supportare l’ obiettivo che ci siamo posti, piuttosto che ostacolarlo, è una fondamentale strategia per sconfiggere la mancanza di volontà.
Tenere a casa alternative sane per un momento in cui abbiamo bisogno di sgranocchiare qualcosa, è di grande aiuto.
E se diamo troppa importanza al fatto di non avere intorno del comfort food oppure di non avere proprio quel cibo che bramiamo, allora è il caso di distrarsi, fare due passi, fare qualsiasi cosa ci tolga dalla testa quel pensiero fisso.
In realtà il cibo di cui abbiamo bisogno quotidianamente è pari a un terzo di quello a cui abbiamo accesso ogni santo giorno.
Non abbiamo bisogno di tutto quel cibo, crediamo solo che sia così. Allora ripassarsi i primi tre punti di questa sezione è la cosa migliore da fare.
Solo attraverso un giusto approccio al concetto di perdita peso, si possono avere ottimi risultati.
NON C’È DIETA EFFICACE SENZA UNA PULIZIA INTERNA PROFONDA
Un fattore importante da considerare nella perdita di peso è che le cellule adipose ( quelle fameliche di cui abbiamo parlato prima ) non abbandoneranno il nostro corpo finchè serviranno a proteggerlo dalle tossine.
Fin quando non avviene la liberazione dalle tossine è impossibile pensare ad una perdita di peso duratura e costante, poiché l’organismo tenderà sempre in maniera intelligente, a proteggersi dal contatto diretto con le tossine “incaspulandole” in una cellula di grasso.
COSA SONO LE TOSSINE?
La parola tossina viene utilizzata per descrivere tutti quei prodotti di scarto di milioni di cellule di cui siamo composti, che il nostro organismo libera quando, per esempio, digerisce cibi, produce energia, trasporta sangue e mette in movimento i muscoli.
Ci sono momenti però in cui la produzione di queste tossine può risultare troppo elevata, per esempio quando si assumono quantità eccessive di farmaci, si segue un regime alimentare errato o si eccede con alcolici, tè, caffè o si fuma esageratamente.
Anche i turbamenti emotivi generati da preoccupazioni, rabbia e nervosismo, affaticano gli organi adibiti alla disintossicazione del corpo.
In questi casi il fegato e gli altri organi che devono eliminare queste sostanze di scarto (reni, intestino, pelle) possono essere in sovraccarico e non farcela.
I segnali che il nostro corpo ci invia sono : una stanchezza eccessiva che non passa col riposo, mal di testa, allergie, gonfiori, varie malattie che possono colpire il fegato, problemi di pelle, blocco del metabolismo.
Il passo immediatamente successivo è l’aumento di peso.
L’INIZIO DI QUESTO CIRCOLO VIZIOSO HA UN NOME : TOSSIEMIA
La tossiemia è un accumulo di scorie e tossine che oberano il nostro organismo.
Queste scorie spesso sono in circolo nel sistema sanguigno e linfatico. Da lì arrivano agli organi, tessuti e cellule. Quando milioni di cellule non vivono in un ambiente purificato, non riescono più a funzionare bene, quindi si ammalano.
Accade che i processi metabolici iniziano a ingolfarsi, il sistema perde la capacità di correre ai ripari e non potendo più eliminare in tempo reale gli scarti metabolici, provvede a stiparli temporaneamente nel nostro organismo tramite improvvisati locali di raccolta rifiuti : racchiusi nei tessuti adiposi, a carico del sistema linfatico e ghiandolare, a ridosso di organi, nel sistema circolatorio, nelle giunture ossee..
Insomma ovunque nelle nostre cellule.
La tossiemia causa anche sintomi psichici di intossicazione
Accade poiché le tossine hanno un effetto irritante sul sistema nervoso.
Essa causa:
- Poca lucidità mentale
- impressione di essere annebbiati
- carenza di memoria
- cattivo umore
- stati d’animo oscillante
- Insonnia
E’ chiaro a questo punto come l’unico modo per liberarsi da questi veleni che impediscono al nostro corpo di funzionare, è quello di disintossicare il corpo e permettergli nuovamente di accedere alle sue normali funzioni che si sono interrotte.
Il concetto di base è che quando l’organismo viene finalmente privato dalle tossine alimentari, esso utilizza tutta l’energia disponibile per portare avanti il processo di disintossicazione, anziché essere occupato continuamente a fornire energia agli organi di digestione perché continuiamo a dargli materiale di pessima qualità da elaborare.
In tal modo il corpo si libera della tossiemia, degli accumuli di sostanze tossiche di vario tipo (tossine ambientali, metalli pesanti, tossine endogene dovute a cattiva alimentazione e cattiva digestione, tossine rilasciate da parassiti e patogeni) e riprende il suo normale funzionamento.
Quindi è sicuramente la disintossicazione il primo passo importante verso la perdita di peso, sgomberare le vie dell’organismo per liberare il passaggio dei fluidi corporei, ripristinare le funzioni cellulari, dare ossigeno alla cellula, ripristinare le funzioni di ghiandole e ormoni.
Proprio come viene insegnato in tutti i percorsi personalizzati da me proposti.
Rieducare il corpo a una corretta alimentazione e uno giusto stile di vita, favorisce non solo la perdita di peso ma anche e soprattutto aiuta a ripristinare lo stato di salute e benessere, rendendo le sane abitudini ormai parte integrante della nostra vita.
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