La ghiandola pineale, cos’è, come riattivarla, il ruolo dell’alimentazione.

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ghiandola pineale

La ghiandola pineale o epifisi è uno degli organi più misteriosi del corpo, è quella tra le ghiandole endocrine, di cui si sta ancora cercando di svelare il prezioso ruolo.

Il suo nome deriva dal greco epi-fysin, “al di sopra della natura”.

Fino ad alcuni decenni fa il suo ruolo era quasi sconosciuto tanto che veniva considerata un organo superfluo, ovvero poco importante, un residuo inutilizzato dell’evoluzione. 

La verità è che invece è l’area specializzata del sentire umano, e animale. 

 GHIANDOLA PINEALE E MELATONINA 

Di tutti gli organi endocrini, la funzione del ritmo circadiano della ghiandola pineale è stata l’ultima ad essere scoperta. Il perfetto funzionamento dei ritmi vitali del corpo è dovuto alla corretta proporzione tra i vari ormoni secerni dalle ghiandole, e la melatonina è essenziale per l’equilibrio di tali ritmi.

L’ormone melatonina, prodotto dalla pineale, ha un ruolo molto importante nella regolazione del ritmo circadiano del corpo umano. E la cui azione antitumorale è stata ormai dimostrata anche nel campo della medicina.

La melatonina regola i nostri ritmi circadiani giornalieri e stagionali. Regola il sonno (sia la durata che la qualità), la fase della pubertà, gli ormoni riproduttivi, il processo di invecchiamento e il metabolismo. È proprio la serotonina, il neurotrasmettitore soprannominato “l’ormone del benessere”, che viene trasformata attraverso delle reazioni chimiche in melatonina, solo nella ghiandola pineale.

La pineale svolge un ruolo importante nell’entrata in letargo degli animali, nella migrazione degli uccelli (è una specie di bussola magnetica) e nell’allevamento (è stato infatti scoperto che la quantità di luce che ricevono gli animali da allevamento influisce sul peso e quindi sulla resa dell’animale, ecco perché gli allevamenti intensivi irradiano luce costante all’interno dei capannoni).

ANATOMIA DELLA PINEALE 

La ghiandola pineale si colloca al centro del nostro cervello, ed è visibile nel feto già attorno al secondo mese dal concepimento.

Ha la forma di una piccola pigna (da cui prende il nome), la colorazione è grigio-rossastra, il diametro è di circa 8 mm e il peso di soli 0,1 grammi. Questa minuscola ghiandola ha la particolarità di essere sensibile alla luce tanto da avere alcune caratteristiche simili a quelle degli occhi.

Non sorprende quindi che nell’antichità venisse soprannominata “terzo occhio”. La secrezione della melatonina, infatti, dipende proprio dalla luce:  appena il sole tramonta e la quantità di luce diminuisce, la pineale comincia a produrre melatonina. Per questo essere esposti a luci intense come quelle degli schermi (la cosiddetta luce blu) fino a tardi, può causare insonnia, sovrappeso e disturbi ormonali, proprio come risultato di un ritmo circadiano disturbato a causa della mancanza di melatonina.

IL TERZO OCCHIO E I POTERI PSICHICI 

In oriente la ghiandola pineale viene posizionata idealmente all’altezza del terzo occhio e per questo motivo era conosciuta come “L’occhio del Buddha”.

Questa ghiandola, speciale organo ancestrale che sovraintende ai ritmi circadiani (alternanza giorno-notte), ai cicli delle stagioni con i suoi cambiamenti climatici e infine al ciclo nascita/morte della vita biologica, nelle pratiche spirituali di quasi tutte le culture viene chiamata con vari nomi. 

Ritenuta “il centro psichico che permette di vedere oltre lo spazio e il tempo”, è considerata la sede preposta alle funzioni di intuizione, chiaroveggenza ed espansione di coscienza. 

Considerata “sede dell’Anima”, da molte antiche tradizioni d’oriente e anche d’occidente, era osservata anticamente da molti filosofi e ricercatori, che la ritenevano reggente dei ritmi oltre la vita biologica, quindi anche nel Ciclo del Samsara, il ciclo di vita, morte e rinascita.

Il filosofo e matematico francese René Descartes era affascinato dalla ghiandola pineale. Che definì: “la sede principale dell’anima e il luogo in cui si formano tutti i nostri pensieri”.

La ghiandola pineale si esercita e si attiva in molte pratiche energetiche e meditative, attraverso l’esercizio delle nostre capacità connettive. Non è raro sperimentare una sensazione molto intensa al centro della fronte tra le sopracciglia, quasi un dolore, un fastidio, durante le pratiche energetiche in cui si attivano le connessioni con altri piani. E questo accade maggiormente se la ghiandola è “atrofizzata” e il centro energetico corrispondente non è attivo da molto tempo. Con l’esercizio, pian piano questa sensazione scompare.

IL SISTEMA NERVOSO E LA PICCOLA GHIANDOLA 

Un sistema nervoso in salute e il corretto funzionamento del cervello in un mondo che va sempre più veloce, giocano un ruolo cruciale nel funzionamento quotidiano dell’essere umano.

Mantenere un sistema nervoso in equilibrio è una delle chiavi per preservare la nostra salute e migliorare l’aspettativa di vita.

Il nostro sistema nervoso è uno dei sistemi che è regolato dalla ghiandola pineale a tal punto che,

il suo buon funzionamento, può avere una cascata di effetti positivi sul nostro sistema nervoso.

Quindi va da sé che, per mantenere il sistema nervoso in salute, dobbiamo focalizzarci sul supportare il funzionamento della nostra ghiandola pineale.

È risaputo che la diminuzione dell’attività funzionale della ghiandola pineale ha come conseguenza il disgregamento dei sistemi immunitario, endocrino e nervoso e causa l’insorgenza di varie malattie e condizioni patologiche. 

E questa è un’ulteriore preziosa informazione che rende sempre più chiaro il ruolo di questa “piccola” ghiandola, che è stata ritenuta per anni piccola e inutile ( come se la natura possa mai darci qualcosa d’inutile!) ma che invece gioca un ruolo immenso per il nostro benessere totale.

LA PINEALE E I CICLI CIRCADIANI 

La pineale è fondamentale per il mantenimento della salute fisica, ed è ritenuta dagli scienziati una sorta di cronometro o clessidra della vita biologica e comportamentale poiché garantisce la ciclicità della vita biologica e in particolare del ciclo cellulare. 

Il suo buon funzionamento è fortemente correlato a un sano ritmo vitale che rispetti le esigenze del corpo fisico in sintonia con i cicli della natura. Essa funge da “orologio biologico” e da elemento endogeno sincronizzato con fattori esterni ambientali, si comporta come fotorecettore ed esercita in tutti gli animali, uomo compreso, la funzione endocrina.

La melatonina svolge anche una funzione di attivazione del sistema immunitario in particolare sui linfociti NK (natural killer) che hanno lo scopo di neutralizzare i virus e il cancro. Inoltre, essendo anche un neurotrasmettitore, funge da messaggero chimico trasmettendo informazioni alle cellule nervose e ad altre parti del corpo che svolgono una molteplicità di funzioni.

Rispondendo alle variazioni di luce che intorno a noi, la ghiandola pineale attiva la melatonina (ma anche serotonina, noradrenalina, istamina ed altre). 

Molto importante per la regolazione delle funzioni ormonali, essa:

  • Secerne la melatonina, produce DMT ed è un deposito di serotonina
  • Rinforza il sistema immunitario
  • Equilibra le funzioni endocrine
  • Regola il ritmo circadiano e i cicli di veglia e sonno
  • Regola i ritmi stagionali, lo stress, le prestazioni fisiche e l’umore
  • Influenza gli ormoni sessuali.

 

LA CALCIFICAZIONE DELLA GHIANDOLA PINEALE 

Se noi ci recassimo tutti insieme a fare i raggi X al nostro cervello, ci renderemmo conto che la maggior parte di noi si ritrova una ghiandola pineale calcificata.

Ciò è solitamente dovuto a numerosi fattori dell’era moderna, e che si traduce in depositi di fluoro, calcio e fosforo che si accumulano con l’età. 

Il fluoro è uno delle principali cause, insieme all’elettrosmog, ai pesticidi e sostanze chimiche causate da alimenti industriali e tossine ambientali. L’assunzione di fluoro avviene attraverso l’uso di dentifrici convenzionali, i chewing gum e l’acqua fluorata.

L’ambiente circostante, ciò che assumiamo per bocca, l’elettrosmog, hanno una grande influenza sulla calcificazione della ghiandola pineale.

In particolare, i campi elettromagnetici prodotti dall’elettrosmog sono tristemente noti per causarle dei grossi disturbi.

La natura non mente, e questo disturbo possiamo verificarlo pienamente nei comportamenti di alcuni animali, come uccelli e balene, il cui percorso abituale e migratorio viene spesso dirottato a causa delle interferenze artificiali prodotte dai radar. 

Come meccanismo di difesa, il nostro corpo fa in modo che si crei una calcificazione della ghiandola per la protezione dal nostro sistema immunitario, e crea un accumulo di cristalli di fosfato di calcio in varie parti del corpo umano.

Quindi, limitare l’esposizione alle cause della sua calcificazione: fluoro, elettrosmog, pesticidi, ambienti insalubri, alimentazione super raffinata e industriale)  permette di contrastare la calcificazione di questa preziosa ghiandola. 

COME ATTIVARE ( O RIATTIVARE ) LA GHIANDOLA PINEALE  

In quanto “sede dell’anima”, la ghiandola pineale ha una grande importanza sia per il benessere del nostro corpo, che per la connessione con la parte più intima di noi stessi: la nostra Anima. 

Attivare questa meravigliosa ghiandola, permette il riconnettersi all’essenza più profonda di noi stessi e con la Natura, e con una dimensione più vera della nostra vita, di cui abbiamo esigenza di individuare gli scopi. 

Attivare la pineale vuol dire raggiungere più elevati livelli di coscienza, attivare completamente il nostro potenziale spirituale e sfruttare la potenza del nostro essere.

Per preservare il funzionamento energetico dell’epifisi è certamente buona norma evitare il più possibile l’assunzione di fluoro, utilizzato come additivo in bevande e alimenti, in molti dentifrici, bibite gassate acqua fluorizzata o zuccheri raffinati. 

Inoltre per attivare la decalcificazione è buona abitudine coricarsi presto la sera, praticare abitualmente la meditazione e utilizzare integratori naturali che contengano spirulina (alga con potente potere alcalinizzante) o zeolite (polvere naturale capace di disintossicare il corpo da metalli pesanti tra cui il mercurio). 

Attivarla attraverso pratiche come il digiuno, il digiuno intermittente, l’esposizione per lungo tempo alla completa oscurità e il piacere sono modalità che permettono di aumentare la vitalità di questa ghiandola.

Sfruttare le capacità esoteriche di questa ghiandola attraverso la pratica dello yoga, la meditazione, la centratura e i ritiri spirituali, può contribuire al ripristino della pineale in tempi anche molto brevi.

ATTIVARLA CON ALIMENTAZIONE E INTEGRATORI 

Per mantenere la propria coscienza lucida e viva e procedere alla decalcificazione della ghiandola pineale è opportuno assumere alimenti ricchi di oligoelementi e componenti minerali.  

Gli alimenti devono essere veri, vivi, e maggiormente alcalini.

Mentre è fondamentale evitare tutti quei cibi dell’industria alimentare, acidificanti, ricchi di zuccheri, conservanti, pesticidi, che ci tengono costantemente in uno stato di spossatezza, nervosismo, fatica digestiva, mal di testa, in una sorta di costante “brain fog”. 

Una volta che si inizia a consumare cibi più vitali si ripristinano funzioni come l’ intuizione, la capacità di vedere “oltre” la superficie. Aumentano le facoltà della  “psiche”, che si evidenzieranno con i sogni, la calma, la pace della mente, la felicità, la creatività e una più autentica energia in generale.

In poche parole, per riattivare la ghiandola pineale, si deve cominciare dal rafforzamento della sua funzione con una disintossicazione e una corretta alimentazione.

Il processo di disintossicazione in particolare, è un passaggio fondamentale per iniziare a sfruttare le nostre capacità spirituali completamente e attivare la ghiandola pineale correttamente.

Oltre agli integratori, ci sono molti alimenti che aiutano a decalcificare e attivare la ghiandola pineale, migliorando la funzione della ghiandola stessa, mentre disintossicano altre parti del corpo.

Questi includono: bacche di Goji, olio di cocco, semi di canapa, alghe, succo di noni, aglio, funghi medicinali, succo di limone crudo (acido citrico), coriandolo, curcuma.

Ma vediamone alcuni da vicino.

 I grassi sani 

I grassi buoni contenuti nei cibi come il ghee, il burro di cocco, il burro di cacao, i pesci ricchi di Omega 3, le uova contribuiscono a 

  • mantenere il sistema nervoso in uno stato di calma e fermezza, che impedisce i continui scossoni dovuti dall’esagitazione ormonale prodotta dal ciclo insulina-cortisolo- adrenalina. Questo aiuta molto l’appropriata produzione di melanina e quindi alleggerisce il lavoro della pineale.
  • Idratare e lubrificare la guaina mielinica del cervello, e tutti i contatti e le sinapsi tra i neuroni, mantenendo uno stato di equilibrio mentale che porta tutta una serie di benefici sul piano psichico.
  • Sfiammare l’organismo e l’intestino (il nostro secondo cervello), la cui funzione batterica e la sua omeostasi influenzano in maniera importante il nostro piano mentale. Inoltre un intestino sfiammato, permette l’eliminazione delle scorie e un eventuale chelazione dei metalli pesanti, soprattutto se decidiamo di fare un detox.
  • Mantenere costante la temperatura corporea – il freddo interno non permette l’attivazione della ghiandola pineale. I grassi, aumentando l’efficienza metabolica, agiscono sul metabolismo digestivo, e sul meridiano triplice riscaldatore, che è particolarmente connesso all’attività endocrina. Questo permette di avere una temperatura adeguata del corpo, che aiuta ad attivare la ghiandola pineale.

Molte persone che utilizzano abitualmente i grassi sani come carburante nella loro alimentazione, hanno notato dei miglioramenti nella salute mentale e acutezza cognitiva. Questo perché avviene un aumento dei livelli di triptofano, un amminoacido neurotrasmettitore che permette al cervello di produrre la melatonina e la serotonina, stimolando quindi il miglioramento dell’umore, l’aumento della memoria, e promuovendo la sensazione di calma e di felicità. 

 Cacao e i frutti rossi 

Il cacao crudo biologico nella sua forma più pura può aiutare a disintossicare la ghiandola pineale a causa di alto contenuto di antiossidanti. Così come la grande quantità di antiossidanti e polifenoli presenti nei frutti di colore rosso, che aiuteranno anche a stimolare il terzo occhio.

 Cibi ricchi di Clorofilla 

Integratori come spirulina, clorella, gramigna e le alghe blu/verdi sono esempi di superfood ricchi di clorofilla che offrono vantaggi simili a mangiare verdure a foglia verde, ma molto più concentrati, e con molta più capacità nutrizionale tutta concentrata in una piccola porzione. Questi integratori contribuiscono all’attivazione della ghiandola pineale grazie alle loro forti proprietà disintossicanti.

 Aceto di mele  

L’aceto di mele, un disintossicante naturale, aiuta a disincrostare la ghiandola pineale dai depositi calcificati, grazie alle proprietà dell’acido malico. L’acido malico è un composto organico che dà frutti il loro sapore aspro. Se assunto come integratore, supporta il sistema digestivo e aiuta l’organismo a disintossicarsi. L’aceto di mele ha molti benefici per la salute, basta assicurarsi che sia biologico e ancora con la madre al suo interno, ovvero quel residuo dovuto agli elementi vitali e ai fermenti dell’aceto di mele, che ne indicano la vitalità. Inoltre, deve essere conservato in un contenitore di vetro.

 Olio di Pesce, Attivatore X e Vitamina K1 e K2 

Se si vuole prendere un integratore naturale per decalcificare la ghiandola pineale, l’olio di pesce biologico può essere uno delle più potenti opzioni disponibili. Questo olio contiene un elemento denominato Attivatore X (un disintossicante scoperto da Weston Price) che combina Vitamine K1 e K2, e che permette al corpo di rimuovere il calcio da varie parti nel corpo, come la ghiandola pineale e le arterie. 

Una combinazione utilizzata per invertire il danno creato dalla calcificazione che provoca malattie come l’aterosclerosi e l’osteoporosi e per contrastare il processo di formazione delle carie. 

La VIT K è di una vitamina naturale molto particolare, infatti si suddivide in due forme: 

  • la K1, che si trova in verdure a foglia verde
  • la K2 che viene prodotta dalla nostra microflora intestinale. 

Ma che si può reperire anche da fonti alimentari come le parti povere dell’animale (frattaglie e organi) il tuorlo d’uovo, prodotti fermentati, formaggio o burro da mucche alimentate naturalmente a erba e lasciate al pascolo, crauti, pesci e crostacei.

Nell’olio di pesce le due vitamine sono perfettamente combinate e unite agli Omega 3. Una migliore assimilazione avviene se si associa l’olio di pesce assieme a VIT A e D3. E la natura ancora una volta non si smentisce, poiché tutte queste vitamine sono contenute naturalmente negli alimenti animali precedentemente elencati.

 Melatonina 

La ghiandola pineale in condizioni normali, produce da sola la sua la melatonina, che influenza i ritmi circadiani del corpo di veglia e sonno. La melatonina è anche associata con il rilassamento e visualizzazione, e spesso le persone prendono integratori di melatonina come un aiuto per dormire o per aiutare a superare il jet-lag a causa di un lungo viaggio. E’ molto importante insegnare nuovamente al corpo a produrre melatonina da solo, e può farlo, attraverso il rispetto dei ritmi circadiani, la riduzione del cortisolo (ormone dello stress) che permette una nuova produzione di melatonina da parte del nostro corpo.

Ma se all’inizio c’è un’urgenza di produzione di melatonina, e si vuole dare sollievo a un corpo stanco e una mente iperattiva, può essere sicuramente utile integrare con un buon supporto di melatonina di qualità.

 Olio di Origano  

L’olio di origano è un potente strumento contro i microbi e altri organismi nocivi. Favorisce il processo di purificazione, contribuendo a rimuovere la calcificazione esistente all’interno della ghiandola pineale, oltre a purificare i sistemi del corpo, in particolare il sistema endocrino. L’olio di origano sta diventando sempre più anche un modo olistico per fortificare il sistema immunitario. Con il supporto della funzione immunitaria, il corpo rimuoverà con maggiore successo organismi nocivi prima di poter attaccare i tessuti come la ghiandola pineale. Questo riduce notevolmente la possibilità della calcificazione della ghiandola. 

 Iodio  

Molti di noi sono stati esposti al fluoruro di sodio a causa di fluorizzazione dei nostri sistemi idrici, il che porta alla calcificazione della ghiandola pineale. Lo iodio, presente in natura nelle piante come le alghe, è essenziale per ogni organo del corpo e migliora efficacemente la rimozione di fluoruro di sodio con le urine. Purtroppo, la dieta occidentale ci rende carenti di questo prezioso minerale, lasciando spazio al cugino dello iodio, il fluoro, il quale prende il suo posto. Il corpo umano non ha bisogno di fluoro, così il corpo lo isola in un guscio di calcio. 

Il consiglio è di aumentare  le fonti alimentari organiche che lo contengono, come spinaci, broccoli, alghe e pesce. Anche lo iodio in oligoelemento è sicuro e raccomandato.

Se assumere iodio può spaventare a causa della perdita di calcio, niente paura, basta assumere alimenti biologici come cavoli, broccoli, mandorle, arance, semi di lino, semi di sesamo, aneto, timo e altre erbe secche, e migliorare l’assorbimento di calcio con un integratore di magnesio, oltre a mantenere integro il benessere intestinale, rendendolo capace di assorbire il calcio. 

 
Boro  

Un altro buon integratore che può essere utilizzata per rimuovere fluoruro dal corpo umano è il boro minerale. E’ presente naturalmente nelle barbabietole, che possono essere mangiate crude, cotte a vapore, o come integratore in polvere. E’ inoltre presente anche in altri alimenti, come le prugne secche. Questo elemento è utile ad equilibrare l’assunzione del calcio e a rimuovere i metalli pesanti e altri composti, come il fluoruro. 

 
Alga clorella e alga spirulina 

Clorella e spirulina sono ottimi cibi ricchi di vitamine, minerali e antiossidanti.
Questi e altri supercibi ricchi di clorofilla eliminano le tossine e i metalli pesanti  he si accumulano negli organi, aumentano i livelli di ossigeno, riparano il tessuto danneggiato, e rafforzano il sistema immunitario, aiutando il vostro corpo ad invertire la calcificazione della ghiandola pineale.

ENERGIA, AZIONE, RIPOSO 

Ci sono delle azioni davvero fantastiche e benefiche che incrementano la funzione della pineale. E che, oltre a essere benefiche a livello fisico, sono anche molto divertenti, piacevoli, promotrici del buonumore.

Esse sono:

  • ESPORSI ALL’ENERGIA DEL SOLE – SUN GAZING ( ne parlerò presto in un altro articolo) 

Anche conosciuto come sun-eating, “mangiare il sole” è una pratica che prevede l’ introduzione graduale alla fissazione della luce solare ad occhio nudo, che deve essere effettuata nel momento del giorno in cui il sole è più basso cioè all’alba e al tramonto. Si può iniziare esercitandosi 10 secondi il primo giorno, incrementando a intervalli di 10 secondi nei giorni seguenti. 

  • CURARSI CON LE FREQUENZE come quella aurea, a 432 Hz – che agendo per biorisonanza stimolano la ghiandola ad un effetto di scrollamento fisico del materiale in eccesso.
  • YOGA
  • MEDITAZIONE
  • ESERCIZIO FISICO

 

E POI, COSA SUCCEDE? 

Le teorie spirituali legate alla ghiandola pineale sottolineano che una volta decalcificata si possano osservare effetti molto interessanti:

  • incremento della spinta cognitiva
  • aumento delle sensazioni percettive
  • maggiore acutezza intuitiva 
  • capacità di discernimento e chiarezza mentale
  • riconoscimento del proprio potenziale energetico e spirituale.

Per verificarne l’avvenuto risveglio ed attivazione, si dovrebbe sentire un particolare stimolo energetico nella parte della fronte compresa tra i due occhi. Tale stimolo si presenterebbe come una sorta di “solletico” dall’interno del cranio, un caratteristico brivido e sarebbe subito rilevabile essendo una sensazione mai provata prima.

Ecco alcuni dei prodotti che ho elencato e che potrebbero esserti utili:

ALGA SPIRULINA

ALGA CHLORELLA

OLIO DI ORIGANO

L-TYRO ( IODIO )

MELATONINA

CELLFOOD ( CON BORO )

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