Guardarsi dentro (accogli il mostro che ti spaventa, la tua risorsa più grande)

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Cosa vuol dire guardarsi bene dentro?

Per capirlo dobbiamo prima capire cosa vuol dire VIVERE.

Vivere vuol dire cercare di arrivare indenne a fine giornata o è la più straordinaria esperienza che possiamo fare, un dono inestimabile, a cui dovremmo dare un gran valore ogni singolo secondo?

Eppure ci capita di trascinarci ogni giorno dal risveglio del mattino, con la prospettiva che oggi sarà una giornata come le altre, forse peggiore, e cerchiamo di arrivare presto a sera, indossando una maschera che diventa sempre più pesante, che ci stanca, ma che riteniamo necessaria, per rispettare tutte le aspettative che pensiamo gli altri abbiano in noi, e soprattutto le nostre aspettative, che anche oggi deluderemo..

Cerchiamo di andare avanti.. con il nostro bagaglio fatto di pesi che spesso non vorremmo avere, zavorre formatasi lungo tutta una vita di esperienze, tentativi, successi e molti fallimenti, lì dove si sono formate piano le nostre ferite, che non curate si sono allargate, allacciandosi molto spesso tra loro, fino a formare una barriera attraverso cui non lasciamo passare niente, un posto sicuro dove nasconderci, dove l’altro non ha il permesso di entrare.

Là dentro risiedono tutte le nostre paure, le nostre convinzioni o credenze, la realtà distorta attraverso cui ci percepiamo, senza darci la possibilità di scorgere quell’essere speciale che vi si nasconde e che ha un grandissimo potenziale, una luce immensa.

Ecco che vivere diventa semplicemente una sfida difficile che ci fa dire tante volte “non ce la faccio più”.

LA PAURA 

C’è un mostro che cammina con noi, che sta al nostro fianco e dirige le nostre azioni quotidiane, un’ombra che molto spesso percepiamo come amica, perché appunto rappresenta quel rifugio fatto da tutte le ferite che si sono prese per mano e sono diventate il nostro fortino, e a cui noi abbiamo dato ha facoltà di dirci:

NON PUOI FARCELA

Questo mostro è la paura.

La paura origina tutto quello che ci fa star male, che ci condiziona, da essa nascono insicurezze, azioni mancate, vergogna, pregiudizio, dolore, rabbia. Se noi ci muoviamo nella nostra vita con questo bagaglio pesante, non possiamo andare molto lontano, non possiamo volare.

Forse nessuno ci ha detto che la paura è originata dalla mente.

E che la mente NON siamo noi, ma senza dubbio è con noi, ed è lei che alimenta le paure.

La mente è un compagno di giochi che ci accompagna fin da piccoli, fin da quando abbiamo ricevuto i primi condizionamenti, e ci è stato detto “ non puoi”, “non devi”, “è male”.

Sia chiaro, alcune cose sono veramente “male” e sono quelle cose che vanno contro il bene comune, contro il rispetto, la felicità, e il vivere in armonia con gli altri.

Ma il male si ferma lì, il resto sono tutte convinzioni e credenze dettateci da persone che a loro volta sono cresciute con le loro paure, hanno creato i loro fortini e, sperando di fare il nostro bene, tentano di trasferirle anche a noi, “per proteggerci”.

FALSE CREDENZE 

Quante volte hai rinunciato ad un obiettivo importante solo perché credevi di non riuscire a realizzarlo?

Le credenze sono il filtro attraverso cui interpreti te stesso e il mondo che ti si prospetta, sono le mappe che ti guidano e che influenzano il tuo modo di essere e di agire. Sono il frutto delle esperienze dell’ambiente in cui sei nato e cresciuto, è per questo che la cosa migliore che puoi fare è porvi attenzione e capire dove ti stanno portando.

Potrebbero aver distorto la realtà e farti credere che non sarai mai in grado di arrivare in cima alla montagna, senza aver mai neanche provato a scalarla.

Le credenze sono quindi alimentate dalla paura, una lente distorta che non ci permette di vedere veramente cosa siamo in grado di fare o di essere, che non ci permette di esprimerci e donarci al mondo dove saremmo probabilmente indispensabili a qualcuno, a qualcosa, che potrebbe beneficiare del nostro aiuto o azione.

E così passiamo gli anni, fermi ad aspettare che qualcosa dall’esterno accada. C’è una parte di noi che vorrebbe sinceramente essere salvata dalle proprie paure, ma ce n’è una più grande, alimentata dalla mente, a cui sta bene tutto così, perché in questo modo non ci viene richiesto di uscire dalla nostra zona di comfort.

Ecco che la paura diventa il grillo parlante che alimenta le credenze che ci tengono prigionieri in una zona “sicura”.

IL CRITICONE INTERNO 

Hai presente quella vocina dentro te che spesso ti parla in modo negativo e alimenta preoccupazioni e insicurezze? Sono sicura che la conosci.

E’ quel chiacchericcio che accompagna la tua mente e continua a dirti che niente di ciò che fai va bene e che, insieme alle false credenze e alle paure, ha formato una bella squadra che lavora in team, per bloccare ogni giorno una qualsiasi possibile azione che potrebbe farti uscire da questa zona grigia, definita zona comfort per convenzioni sociali, ma che io definisco ZONA ANTIFELICITÀ.

Pensa quante possibilità ti preclude, quanti guizzi in avanti che potrebbero cambiare la tua vita in meglio, nelle piccole azioni quotidiane.

Ma allora c’è la possibilità di uscire da questa gabbia? E se ti spaventasse proprio il fatto di dover iniziare? Se pensassi che ci vuole troppo coraggio? Se dicessi “inizio domani”?

Calmati, non devi fare altro che aspettare e… amarti.

Sì perché è questo il trucco, volerti bene.

Se non inizi da questo, ogni azione sarà inefficace ed alimenterà  la strategia della tua mente che dice “visto? non funziona, è tutto inutile”.

I PASSI DA FARE 

Molte paure non si basano su alcuna esperienza personale, ma su qualcosa che hai sentito dire. Tutto però migliora quando comprendi che per quanto riguardava la tua esperienza personale.. nulla di ciò si è realmente verificato, in realtà va tutto bene.

Datti la possibilità di fare quell’esperienza, pur se ti è stato raccontato che per un’altra persona non è stata un bene, quella persona può avere un vissuto che la porta ad esperenziare attraverso il filtro delle sue paure. Non è la tua esperienza, è solo una proiezione esterna. Se pensi di poter andare in una determinata direzione, vai! Ascolta solo il tuo istinto, o cuore, perché non sbaglierà.

TEAM VS TEAM 

Ho parlato dello scomodo trittico: mente-criticone interno- paure. Loro lavorano in squadra. Ma la bella notizia è che questa squadra l’hai formata tu.. quindi tu puoi formarne un’altra, più vincente, più forte, e senza dubbio la squadra che ti porterà alla meta:

CUORE-ISTINTO-PERDONO-FIDUCIA- GRATITUDINE.

I membri di questa squadra non sono solo maggiori di numero, ma portano con essi una vibrazione così alta, che sconfiggono sul campo la squadra avversaria con il solo fatto di ESSERCI.

Poiché creano PRESENZA a te stesso, ed è quella che ti aiuterà a sentirti forte e radicato, quando sarà il momento di sciogliere paure e credenze. Non concentrandoti sull’avversario ma suoi favolosi cinque che dissolveranno tutto il resto, la mente presto si stancherà di parlare al criticone interno e alimentarne le paure.

IL PERDONO 

Ogni volta che hai fatto qualcosa, l’hai fatta perché in quel momento ti sembrava la cosa migliore, per te o per gli altri.

Solo dopo hai potuto constatare l’effetto della tua azione, che può essere stato positivo – ovvero tutto bene per le parti coinvolte, oppure da migliorare – ovvero ci sono stati alcuni aspetti su cui lavorare la prossima volta.

Capisci? Non c’è il negativo, c’è l’esperienza.

Hai detto una bugia perché in quel momento non sapevi cos’altro fare?

Hai inventato una scusa per non presentarti ad un appuntamento, e questo ti ha scatenato enormi sensi di colpa, facendoti sentire cattivo?

Fermati.. cerca di raccoglierti in te stesso, e di capire cosa ti ha scatenato quella reazione..

  • Forse è stata la paura. Non ti sentivi pronto per quell’incontro. Paura di non essere all’altezza… delle tue aspettative, perché se vogliamo dirla tutta non è l’altro che ti giudica aspramente, bensì tu stesso.
  • Forse andare a quell’incontro era l’ultima cosa che volevi realmente. Allora puoi ascoltarti meglio la prossima volta prima decidere, il tuo spirito sa cosa è giusto per te, e non si adegua alle convenzioni sociali. Se quella situazione ti ha messo a disagio, forse non è quella adatta a te. Ne troverai sicuramente un’altra. Non sei inadatto, era la situazione inadatta a te.

In ogni caso hai agito nel modo migliore in quel momento per te. Perdonati.

Certo sei stato influenzato da paure, ma le paure non si estinguono combattendole, rifiutando di guardarle, bensì accettandole e capendole.

È LÌ CHE QUEL FAMOSO MOSTRO PUÒ DIVENTARE TUO AMICO.

Accettare i lati più deboli di noi stessi, ci permette di trasformarli in forze.

Una timidezza può essere trasformata in ascolto e osservazione,

una pigrizia può trasformarsi in resilienza,

una eccessiva impazienza può trasformarsi in spirito di iniziativa o imprenditoriale.

Basta lavorarci su. Prima di tutto imparandosi a conoscere.

Poi amarsi. Perdonarsi. Migliorarsi ogni giorno attraverso piccole azioni quotidiane.

Che alla fine costruiranno il quadro generale di una persona totalmente nuova.

ABBIAMO UN POTENZIALE INFINITO E SIAMO MIGLIORI DI CIÒ CHE PENSIAMO DI ESSERE 

Un altro passo fondamentale è capire che possiamo diventare Creatori Intenzionali delle nostre vite. Abbiamo dentro un essere interiore molto saggio che ci parla attraverso il cuore, quello che noi riconosciamo come istinto.

Rappresentiamo un grande valore per il Tutto. Non siamo esseri di scarso valore che cercano in qualche modo di tirare avanti, ma al contrario siamo indispensabili creatori che hanno tutte le risorse dell’Universo a loro disposizione. Se non siamo consapevoli del nostro valore non attireremo a noi ciò che ci appartiene di diritto.

Nel nostro difetto di autostima, ci negheremo da soli il nostro naturale e legittimo retaggio di gioia continua.

Esistono tre leggi universali inconfutabili:

  • LA LEGGE DI ATTRAZIONE che dice: si attira ciò che è simile a sé.
  • LA LEGGE DELLA CREAZIONE INTENZIONALE: esiste tutto ciò che penso e aspetto.
  • LA LEGGE DELL’ARTE DEL PERMETTERE: io sono ciò che sono e permetterò a tutti gli altri di essere ciò che sono.

Vivere secondo questa meravigliosa libertà ci permetterà di eliminare per bene le zavorre inutili che ci ancorano ad una realtà che non è reale, ma creata dalla nostra mente.

  • Ho il potere di attrarre ciò che voglio
  • Ho il potere di creare la mia realtà
  • Ho il potere di permettere che attrazione e creazione accadano.

Comprendendo queste tre potenti Leggi Universali e applicandole intenzionalmente, si raggiunge la gioiosa libertà di poter creare la nostra esperienza esattamente nella forma che vogliamo.

IL SILENZIO, ALTRO PREZIOSO ALLEATO: 

Puoi aiutarti a crescere in questo percorso di consapevolezza, rimanendo nel Silenzio.

Il silenzio è un alleato potentissimo e può davvero farti entrare in parti di te stesso che ti affascineranno, è una promessa.

Inizia a meditare… non sto parlando di artificiosi riti, in stanze buie circondati da candele e templi… il tempio sei tu stesso.

Sei tu a scegliere lo spazio e il tempo. Il che può essere ovunque e in qualsiasi momento. Può essere con la musica, o senza, con il canto degli uccellini o in una stanza silenziosa.

Raccogliti in te stesso, dai 5 ai 15 minuti al giorno concentrandoti sul tuo respiro.

Inizia a conoscere quell’essere meraviglioso che piano piano si riaffaccia a te, come un bambino che vuole giocare nuovamente.

Ascoltalo e rispondi alle sue domande, dissolvi le sue paure.. rassicuralo che tutto va bene, fai dei grandi voli pindarici, o semplicemente riposati.

Alla fine salutalo e promettigli che vi rivedrete il giorno dopo..

È un appuntamento con te stesso, non mancare.

Nota tutto quello che viene fuori da questa “meditazione”. Scoprirai come questo viaggio ti aprirà porte inimmaginate dentro la meraviglia di te stesso.

E’ molto più semplice di ciò che ci hanno insegnato, in realtà si tratta di qualcosa che abbiamo GIA’ dentro e che abbiamo dimenticato: possediamo già tutto. Le azioni da dover fare sono davvero così semplici, e non banali.

Anche per quei vissuti che dovranno scardinare tutto un sistema di credenze e paure radicato, basta iniziare piano piano, solo volendosi un po’ più bene ogni giorno, stimandosi per tutto ciò che si è fatto finora, concedendosi attenzioni quotidiane, piccole ma ricche di amore.

Siamo alla continua scoperta di noi stessi, non smetteremo mai di sorprenderci fino all’ultimo giorno di questa splendida vita. Puliamo gli specchi di questo Viaggio e alleggeriamo il bagaglio, buttiamo via tutto ciò che non serve, adottiamo le Leggi Universali.

Non c’è verità più grande, e vale davvero la pena provarci, ognuno di noi è unico e indispensabile in questo meraviglioso Viaggio, che va vissuto attimo per attimo, divertendosi.

Mark Twain diceva: Sono un vecchio che, per esperienza, ha conosciuto molte sventure, nessuna delle quali però è mai accaduta.

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